Per sei anni Sebastião Salgado ha viaggiato nell’Amazzonia
brasiliana, fotografando la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi
abitano.
La mostra, in anteprima in Italia, con più di 200 opere ci immerge
nell’universo della foresta mettendo insieme le impressionanti fotografie di
Salgado con i suoni concreti della foresta. Il fruscio degli alberi, le grida
degli animali, il canto degli uccelli o il fragore delle acque che scendono
dalla cima delle montagne, raccolti in loco, compongono un paesaggio sonoro,
creato da Jean-Michel Jarre.
La mostra mette in evidenza la fragilità di questo ecosistema,
mostrando che nelle aree protette dove vivono le comunità indiane, guardiani
ancestrali, la foresta non ha subito quasi alcun danno e ci invita a vedere, ascoltare
e a riflettere sulla situazione ecologica e la relazione che gli uomini hanno
oggi con essa.