Di
ritorno dalla campagna militare in Egitto, Ottaviano Augusto diede inizio alla
costruzione del Mausoleo nell’area settentrionale del Campo Marzio all'epoca
non ancora urbanizzato. Con il suo diametro di circa 87 metri, il Mausoleo è il
più grande sepolcro circolare che si conosca. Il monumento si componeva di un
corpo cilindrico rivestito in blocchi di travertino, al centro del quale si
apriva a sud una porta preceduta da una breve scalinata; in prossimità
dell’ingresso, forse su pilastri, erano collocate le tavole bronzee con incise
le Res Gestae, ovvero l'autobiografia dell'imperatore, il cui testo è
trascritto sul muro del vicino Museo dell'Ara Pacis. Dopo un lungo periodo di
abbandono, in cui fu utilizzato come cava per materiali, il monumento ha attraversato
i secoli con varie funzioni: prima giardino italiano della famiglia Soderini,
poi anfiteatro per fuochi d’artificio, giostre e corride, infine spazio per
concerti nel corso del XX secolo, col nome di Audutorium Augusteo.